Passavo, come faccio abitualmente di tanto in tanto per controllare e approvare

qualche nuovo commento, e mi sono accorta che è veramente tanto tanto tempo

che rimando per scrivere ancora qualcosa.. ma non riesco a trovarne il tempo..

In febbraio finalmente mi sono laureata, e da allora, penso sempre più spesso a cosa

 voglio essere, a cosa voglio fare nel futuro.. una confusione mentale immensa!

Sicuro, la Tunisia è nel mio cuore e lì resterà per sempre!!!!

Estremamente in ritardo, torno a scrivere dopo mesi e mesi..

Ebbene, stagione terminata da un pezzo (sono rientrata a metà settembre), ritorno alla routine della vita quotidiana.. Bilancio della stagione passata? Insomma, direi che quest’anno il lavoro non è stato proprio il massimo..vivevo ad Hammamet ma non avevo nessun mezzo per muovermi!!! Dovevo usare sempre i taxi!!!

…taxitaxitaxitaxitaxi…

..e dopo un pò ti scocci! Anche perchè in agosto bisognava aspettar ore ed ore prima di trovarne uno libero..e le discussioni con i tassisti (in che lingua non si sà!)..per fortuna è finita!!!

Anche se come tutti gli anni ho conosciuto persone fantastiche..e rafforzato il legame con il mio hobi!!!

Inoltre ho partecipato ad un matrimonio tunisino tipico, quindi lo descriverò al più presto, giorno per giorno! Certo è stata una festa bellissima!! 🙂

Carissimi amici/lettori, sono molto dispiaciuta nell’annunciare ciò, ma purtroppo il lavoro mi porta via tutta la giornata e non ho neanche un minutino libero per aggiornare il post scrivendo di questa bellissima terra che consiglio vivamente a tutti di visitare!!

Chiedo scusa, ma prometto che appena torno in Italia si ricomincia!!!

Eccomi qui, nel mio baneamato paese..

Sono arrivata a Mahdia quando mi avevano detto che avrei lavorato ad Hammamet e questo mi ha fortemente sconfortato per i primi giorni..anche perché arrivando alle 3 di notte si spera di trovare un bel lettuccio che ti aspetta, e non subito una camera staff con letto a castello e zero spazio per i mille bagagli!! Per fortuna il mio angelo custode é venuto a consolarmi e a tirarmi su di morale.. lui lavora ad Hammamet 😦 !!!!

Ho già lavorato in questo villaggio (di cui per adesso non faccio il nome perché non so se posso) nel 2006, nella mia prima stagione da assistente turistica e quindi già dal giorno dopo sono operativa… il villaggio é cambiato in meglio e in una riunione ufficiale vengo presentata al resto dello staff..che vergogna!!!! La mia responsabile mi dice che saro’ itinerante nei diversi hotel e non fissa qui in villaggio..e questo mi rallegra un sacco..fino a quando scopro che dovro’ fare un giorno si e uno no il viaggio mahdia-hammamet, 260km andata/ritorno per andare in assistenza negli hotel lassu in attesa di un eventuale trasferimento.. ma capite cosa questo voglia dire?? che metto in pericolo la mia vita a giorni alterni in queste strade guidate da pazzi furibondi!!! E se questo trasferimento non ci sarà? meglio non pensarci.. L’altro giorno ho fatto per la prima volta il viaggio da sola..non mi sono neanche persa!!!! Sono arrivata talmente sfatta la sera in hotel qui dove alloggio che il letto a castello mi pareva pure comodo!!!

In ogni caso, smetto di lamentarmi..almeno qui fa sempre caldo..ieri giorno libero ad Hammamet tra mare e piscina, prima abbronzatura effettuata!! ora non resta altro che aspettare il prossimo venerdi, magari in attesa di un trasferimento!!!

Tutto bene comunque, non vi preoccupate per me, sto bene!

Dopo una settimana e più di assenteismo totale, torno nella mia casetta virtuale..

L’esame per il corso che mi aveva costretto a creare questo blog (che alla fine però mi ha dato tante soddisfazioni 🙂 ) è stato fatto e quindi…

da oggi si cambia!!!

Certo, il tema portante rimane sempre la Tunisia, con le sue curiosità, le sue stranezze, le sue tradizioni.. ma non sarà più il solo ed esclusivo argomento di cui parlerò!

Infatti, siccome lunedì 09 partirò per la stagione estiva (in Tunisia), ho pensato che questo spazio diventerà il mio diario di bordo per restare in contatto con la realtà italiana, per evitare di scrivere miliardi di email con scritte le stesse cose, per le foto, ecc ecc. insomma, diventerà un pò più personalizzato!!! 😉

Quindi amicici, restate sintonizzati con me e aggiornatemi ogni qualvolta ci siano nuovi spetteguless.. io lo farò con voi!!! 🙂

Chi veste gli abiti degli altri e crede di essere migliore in realtà è nudo

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Un’altro di quei proverbi in cui dire una parola è troppo e due sono poche.. Ci sarebbero infatti molte cose da dire in proposito ma esprimendomi finirei per cadere nella banalità…basti pensare a quante persone fanno finta di essere quel che non sono..a volte rendendosi anche ridicoli..e ci sarebbero migliaia di esempi da proporre.. Ma non voglio essere cattiva e quindi lascio a voi carta bianca.. io l’ho sentito dire molto spesso in Tunisia (ma anche qui in Italia è un proverbio conosciuto!!!)

E finalmente.. ho trovato un personaggio famoso originario della Tunisia!!!

Si tratta di Abdellatif Kechiche, attore, regista e sceneggiatore tunisino!! Detto così il suo nome non risuonerà famigliare a tutti, ma soprattutto come regista ha realizzato 3 film molto conosciuti che hanno ricevuto importanti riconoscimenti a livello europeo!!

  • Nel 2007 Cous cous (La graine et le mulet), forse il più conosciuto, che ha vinto il Premio Louis-Delluc, premio speciale della giuria e Leone d’Argento ex-aequo per Cous cous al Festival del Cinema di Venezia.

Non ne conoscete e/o non ne avete visto neanche uno?! Non vi resta che noleggiatevi il dvd!  Io lo farò al più presto, così saprò dirvi cosa ne penso!!! Le recensioni, che potrete consultare tramite Mymovies.it comunque ne parlano molto bene!!! 🙂

Oggi vi propongo Nicolas Fauquè, fotografo francese che vive da molti anni in Tunisia, autore di numerose opere fotografiche e articoli specializzati per riviste Europee sul paese Nordafricano.

E’ molto carino soprattutto il Tunisia Daily Photo, il blog in cui Nicolas pubblica ogni giorno una foto che ‘spiega’ la “Tunisia per immagini, per una visione quotidiana di una realtà a metà tra tradizione e modernità”.

Nicolas ha anche altri 2 siti: Image de Tunisie, che è una raccolta di foto sempre sulla Tunisia catalogate per città, regione, storia, arte, architettura, ecc.; il sito personale che, per chi è interessato, raccoglie tutti i lavori pubblicitari e non del fotografo. 

Siccome alcuni hanno ‘protestato’ 😉 dicendomi che le canzoni arabe sono tutte canzoni d’amore a ritmo lento, ecco la mia smentita!! (e comunque vedi a tal proposito anche il post precedente su Tafkarinas!!!)

Cheb Khaled & Cameron Karia – Henna

Oggi mentre scuriosavo nel blog di Najim in cerca di ispirazione, ho trovato questa storiella che avevano raccontato anche a me in una calda sera d’estate tunisina.

Jouha aveva una vicina di casa anziana che possedeva un capretto denutrito, deperito e deturpato. Un giorno lo voleva vendere a Jouha, ma lui aveva rifiutato di comprarlo.

La vecchia tornò a proporre il capretto a Jouha e ripeté questa proposta numerose volte, poiché aveva un enorme bisogno di denaro. Jouha che aveva pietà di lei, se ne andò meditando un modo per vendere il capretto ad un prezzo tale da soddisfare la sua necessità.

Il giorno seguente, Jouha tornò dalla vecchia e disse: “Domani vai al mercato e porta con te il capretto per venderlo”. La vecchia gli disse: “Hai un compratore per lui?” Jouha disse: “Io sarò presente al mercato, contratterò con te il suo acquisto, ma non accettare un prezzo inferiore a cento dinari, e . . . attenta a non esitare finché sarà terminata la sua vendita”. La vecchia si meravigliò delle sue parole, e prese l’iniziativa dicendo: “Oh Jouha, cento dinari? Che  somma enorme! Le mie mani non hanno ricevuto niente per anni e anni, ma dimmi, perché lo vuoi comprare per cento dinari al mercato quando posso vendertelo qui per molto meno di quel prezzo?” Jouha disse: “Fai ciò che ti ho chiesto, e non esitare finché ti sarà possibile vendere il capretto”. La vecchia disse gioiosa ed allegra: “Il nostro appuntamento è domani al mercato, Jouha”.

Il giorno seguente la vecchia andò al mercato, portò il capretto con sé ed eseguì ciò che aveva concordato con Jouha, propose il capretto in vendita, ma nessuno si avvicinò a comprarlo. Dopo un po’ si presentò Jouha, la vecchia lo vide arrivare da lontano ed aveva con sé un bastone per misurare. Jouha girava tra i venditori con il bastone per misurare, poi si avvicinò alla vecchia come se non la conoscesse e le chiese: “E’ in vendita questo capretto?” “Sì signore” disse la vecchia. Jouha prese a misurare la lunghezza del capretto, la sua larghezza e l’altezza numerose volte fino ad attirare gli sguardi della gente. La gente si meravigliò e si raggruppò intorno a Jouha ed al capretto. Poi Jouha cominciò a contrattare con la vecchia il prezzo del capretto, cominciando da un dinaro, mentre la vecchia gli chiedeva di aumentare il prezzo. Allora lui cominciò ad aumentare il prezzo. A questo punto la gente partecipava con Jouha ad alzare il prezzo del capretto finché il suo prezzo arrivò a trenta dinari. La vecchia disse: “Non lo venderò poiché vale molto più di quello”. Jouha prese ad alzare il prezzo, la gente pure, fino a che Jouha giunse a novanta dinari, ma la vecchia disse: “Non lo venderò per meno di cento dinari”. Qui Jouha manifestò il suo dispiacere e disse: “Magari avessi questa somma, se l’avessi lo comprerei immediatamente e senza esitazione”. Poi la lasciò mostrandosi dispiaciuto e camminò per il mercato.

Uno dei mercanti vide ed ascoltò ciò che era successo, e pensò che nel capretto ci fosse un gran segreto e lo comprò per cento dinari. Il commerciante si precipitò dietro a Jouha, lo fermò e gli disse: “Ti prego di farmi sapere il segreto del tuo interesse a comprare questo capretto e l’utilità che speravi avere dal suo acquisto”. Jouha afferrò il capretto e cominciò a misurare la lunghezza e la larghezza, poi disse: “Se fosse stato più lungo di due pollici e più largo di uno, la sua pelle sarebbe servita per un tamburo per la festa di matrimonio di mia sorella”.

Poi salutò l’uomo sorridendo e si allontanò.

 

Così si fa!!! 🙂 🙂